Adoro questa parola, adoro tutto ciò che mi trasmette libertà.
Ho proprio una necessità fisica, mentale e spirituale di sentirmi libera.
Per me libertà non significa trasgressione, come tatuarsi il nome del proprio innamorato sul deretano, anche se rispetto qualunque scelta personale, basta che non nuoccia il prossimo.
Per me, libertà significa coraggio, ecco, il coraggio di essere coerenti con i propri valori, di andarsene quando li stiamo calpestando per esempio o il coraggio di lasciare andare qualcosa o qualcuno quando è necessario.
Libertà significa capacità di cambiare, di compiere scelte autonome anche a discapito delle persone che amiamo, significa capacità di perdonare e perdonarsi. Significa il coraggio di amare anche quando è sconveniente o l’altr* non rispetta determinati canoni (di chi ?? Probabilmente della nostra famiglia o dell’ambiente in cui siamo nati e cresciuti). Libertà significa non stare con qualcuno per convenienza o per solitudine, significa viaggiare da sola, mangiare al ristorante seduta in un tavolo da 2 occupando solo 1 posto, sostenere gli sguardi delle persone quando abbiamo in testa uno strano copricapo fatto di fiori freschi. Si, in fondo libertà significa avere la capacità di AMARSI e amarsi davvero tanto.
Significa bastare a se stessi.
Ognuno di questi aspetti, se non assecondato secondo propria natura e in allineamento con il proprio sé superiore, contribuisce a creare lo spesso strato che ci condiziona e ci incasella nei ruoli che svolgiamo (mamma, marito, amante, ruolo professionale, ecc...) e che nel tempo ci definisce totalmente. Noi siamo “il lavoro che facciamo”, il nostro “status sociale”, eccetera, eccetera, eccetera…
Questo spesso strato di emozioni tendenzialmente negative come la paura (di stare soli, del giudizio, ecc) la rabbia (perché reprimiamo chi siamo), malattie varie al corpo, alla mente, all’anima (si, ci ammaliamo quando reprimiamo chi siamo), diventa il divario tra chi mostriamo al mondo e chi siamo davvero.
Andando intenzionalmente ad agire sul divario, possiamo sfaldare le emozioni negative bloccate e tornare alla nostra consapevolezza originaria, a chi siamo. E’ facile? No! Ma è facile vivere di traumi del passato, di emozioni represse registrate nel nostro subconscio, di automatismi che ci fanno mandare a cagare il primo automobilista di fronte a noi che non scatta al verde quando non è ancora trascorso manco 1 secondo di numero?! E’ facile vivere accontentandosi di relazioni che ci rendono infelici, che ci fanno restare in silenzio, piangere o soffrire? E’ facile svolgere un lavoro per 250 giorni all’anno (se escludiamo anche i sabati), attendendo due agognate settimane di ferie ogni anno incessantemente fino alla fine delle nostre primavere?
Mah, è sempre una questione di prospettiva, ognuno sceglie la propria. Io ho capito che la prospettiva può mutare e ciò denota intelligenza, capacità di mettersi in discussione, coraggio e profonda LIBERTA’.
Questa è la promessa che ho fatto a me stessa, io sono nata libera, vivrò libera e quando la mia incarnazione in questo mio corpo volgerà al termine, mi guarderò indietro e ringrazierò per ogni dono di luce e di amore che ho ricevuto.
Con augurio di amore e infinita libertà per te.
Alexandra